Tennis, intervista al maestro Angelo Sforza, icona dello sport e dello Sporting Club

Sforza e Frigeri col maestro Angelo Sforza

Da quarant’anni nel mondo del tennis, il maestro Angelo Sforza ha scritto pagine importanti di questo sport per la nostra città e non solo. Con grande passione e dedizione continua a formare giovani talenti, sempre con ottimi risultati. L’abbiamo incontrato per parlare di tennis e dello storico circolo in cui opera da anni, lo Sporting Club, in questo periodo oggetto di importanti lavori di ristrutturazione

Maestro Sforza, un bilancio della stagione tennistica appena trascorsa

Sicuramente positivo. Abbiamo iniziato a febbraio la stagione agonistica che si concluderà questo sabato (27 ottobre, ndr) con un incontro amichevole con una scuola importante di Napoli. Sabato i nostri agonisti saranno ospiti lì, mentre i napoletani verranno qui il prossimo 11 novembre. Non si tratta di un incontro ufficiale, ma di un gemellaggio che va avanti da alcuni anni.

Ottimi risultati lì avete raggiunti con la Macroarea.

Abbiamo vinto il titolo di Macroarea sud con Corrado Frigeri e Angelo Sforza che si sono riconfermati un anno dopo aver vinto il titolo regionale. Vincere la Macroarea sud è un risultato importante perchè ci confrontavamo con 6 regioni del meridione. Abbiamo concluso poi la Macroarea a Padova con un settimo posto assoluto in Italia, giocando contro ragazzi del ’98, quindi un anno più grandi. Un anno di differenza che a questa età fa la differenza.

Una bella soddisfazione per il Tennis Club che rappresentava tutto il sud Italia, grazie al lavoro di uno staff tecnico di tutto rispetto..

Si. A Padova ha vinto Roma in finale con Napoli. Al terzo e quarto posto Napoli e Genova. Città e realtà storiche del tennis. Abbiamo un bel gruppo di ragazzi dagli 8 ai 16 anni. La nostra attenzione è rivolta a tutti. Quest’anno abbiamo integrato lo staff tecnico con un giocatore di categoria, Luca Di Noi, che viene da Taranto e fa da sparring partner ai nostri atleti. In più c’è stato il rientro del professor Angelo Schiavone, figura storica del tennis martinese, che ha preso in mano la preparazione atletica dei ragazzi. Dopo aver coperto tutte le esigenze dei ragazzi ci aspettiamo un 2013 ricco di soddisfazioni.

Qual’è l’età giusta per iniziare a giocare a tennis?

Ai miei tempi si cominciava a 8, 9, 10 anni. Ora è diventato uno sport molto precoce. Per chi vuol pensare di fare un discorso agonistico importante bisogna incominciare quanto prima. Già dai 4 o 5 anni si può cominciare con il mini-tennis, per poi essere già competitivi verso i 9-10. Cominciando più tardi si accumula un gap poi difficilmente recuperare a livello agonistico. Poi ovviamente per giocare a livello amatoriale si può iniziare a qualsiasi età. Anche qui a Martina, come nei circoli italiani più famosi, si cominciano ad avere settantenni che giocano a tennis. Questo da grande soddisfazione a questo Club nato nel 1971.

Un circolo storico che ha scritto la storia del tennis martinese, ma non solo. Un circolo che si sta anche rinnovando e ampliando.

Si, grazie alla spinta del tennis che ha fatto sempre numeri importanti abbiamo ampliato la struttura e lo staff tecnico. Nel 2005 con il presidente Marangi fu acquistato un campo coperto e proprio in questi giorni con il presidente Romanelli e il consiglio direttivo abbiamo  installato un altro campo coperto per far fronte alla richiesta di tutti gli appassionati. Dopo il circolo di Bari che ha 6 campi coperti, noi con 4 campi coperti siamo il secondo circolo in Puglia.

Tornando al tennis, qual’è la dote imprescindibile che deve avere un tennista?

E’ un cocktail direi. Bisogna iniziare a giocare da piccolini, avere le capacità attitudinali giuste, seguire una programmazione importante che ogni anno viene incrementata e una famiglia che ti invoglia a fare attività agonistica e che possa sostenere i costi di tali attività. Col passare degli anni il tennis diventa un impegno economico importante, perchè nessuno rimborsa nulla e tutto è a carico degli atleti.

Quindi il tennis è ancora uno sport d’élite..

Si lo è sempre stato. Quaranta anni fa io ho cominciato anche grazie alla mia famiglia che me lo ha permesso. Oggi chi gioca a tennis è perchè i giocatori investono e credo che tra trentanni sarà ancora così. Negli sport individuali va fatto un discorso diverso rispetto a quelli collettivi. Il tennis come i motori e il golf sono sport individuali in cui ognuno fa quello che vuole. E’ il tuo sport e investi autonomamente. Per cui il tennis è e sarà uno sport costoso a livello di attività agonistica. Per quanto riguarda poi l’avviamento, quello è ormai alla portata di tutti. In questo si è avvicinato molto alle famiglie e alla gente.

Qual’è l’aneddoto legato al tennis che ricordi con maggiore affetto.

Considera che sono quarant’anni che sono nel tennis perchè cominciai nel ’72 al Tennis Club. Sicuramente i ricordi più belli sono legati ai 6 tornei internazionali organizzati qui allo Sporting, in cui abbiamo avuto il piacere di avere giocatrici che oggi sono tra le prime cento posizioni dei ranking internazionali. Sono stati anni sicuramente affascinanti e interessanti. Chissà che in futuro non si riesca a rifare un torneo internazionale, anche se ultimamente le regole imposte dalla federazione internazionale in termini di struttura sono estremamente complicate e stringenti. Oltre ovviamente alle difficoltà nel reperire gli sponsor.

Lo Sporting Club ha il tennis, ma non solo..

Con il nuovo consiglio direttivo abbiamo fatto in 7 mesi ciò che non è stato fatto in 15 anni, ovviamente senza colpa di nessuno. Con il nuovo consiglio direttivo si è rifatto gli spogliatoi, il bar, la club house. Si è risistemata la palestra, investito sul fotovoltaico.  E proprio in questi giorni sono in corso i lavori per la costruzione di un nuovo campo di calcetto al coperto, il primo a Martina, che sarà pronto in 2 mesi e mezzo. In più abbiamo fatto 50 nuovi soci, segno che la gente ci ha dato fiducia e crede in questo progetto.

Oltre al tennis so che avete altri corsi, tra cui il pilates.

Si, anche quest’anno abbiamo completato il numero di posti a disposizione per il corso di tennis. Poi c’è il corso di pilates gestito da Angelo Ponte. Il campo di calcetto verrà utilizzato dalle giovanili della Lc Five di Cosimo Scatigna. In futuro pensiamo anche di organizzare tornei di burraco, serate da ballo e altre manifestazioni.

Grazie maestro

Mauro Mari

 

 

 

 

 

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