Arzanese – Martina, le interviste/ Bitetto e Mangiacasale: “Grande Martina”. Fiorentino: “Anno di transizione”. Gambino: “Bene, ma resta il rammarico”

Il tiro di Gambino da cui è nato il goal di Mangiacasale-diritti riservati

GAVORRANO – Al fischio finale giocatori e staff tecnico si ritrovano in campo per un abbraccio che vale molto di più della gioia di una vittoria. Il Martina vince a Mugnano contro l’Arzanese dopo 49 giorni (ultima a Fondi il 3 marzo) e mette una seria ipoteca sulla salvezza. Ma il Martina che ha battuto l’Arzanese ha mostrato consistenza e qualità, nella mente, nell’organizzazione di gioco e nella tenuta atletica. Esemplare è l’atteggiamento del secondo tempo: l’Arzanese piazza la torre davanti alla ricerca del pareggio. Il Martina non si scompone, non butta via palloni, ma anzi sale col gioco, girando palla e guadagnando secondi preziosi. Ottimo Dispoto su un cliente scomodo come Sandomenico. Sopra la media anche Filosa, Mangiacasale e il solito Scarsella. E’ la vittoria del sistema-Bitetto, gioco e testa, organizzazione e cattiveria. Di seguito le parole di Bitetto, Fiorentino, Gambino e Mangiacasale al termine della gara.

BITETTO

Bitetto a Mugnano-diritti risrvati

Si finalmente. Non tanto per i 3 punti ma per come si sono approcciati alla partita. Oggi abbiamo giocato determinati per 95 minuti. Era quello che mancava a questa squadra perchè il gioco lo abbiamo sempre avuto, o almeno nelle ultime 5 gare. Mancava quel piglio e quella cattiveria giusti  di cui ho parlato alla fine di ogni gara. Abbiamo giocato uno scontro diretto importante su un campo difficilissimo e lo abbiamo vinto. L’unica cosa che posso recriminare ai miei ragazzi e di non aver chiuso i conti prima. Abbiamo avuto le occasioni per farlo e magari qualche rimpallo poteva costarci caro. E’ andata bene, faccio i complimenti a loro perchè se li meritavano.

Io metto sempre in evidenza il discorso mentale. Oggi giocavamo contro una squadra che stava bene mentalmente e avevano voglia di fare risultato quindi è stato l’approccio mentale a fare la differenza. Quando c’è questo approccio mentale e questa voglia di fare male all’avversario…Oggi si è visto un grande Martina.

Ora è giusto che i ragazzi si tolgano delle soddisfazioni perchè devono continuare su questa strada e capire che nel calcio ci si diverte se si gioca con la passione, con la cattiveria e con l’intensità. E’ pure bello affrontare Salernitana e Pontedera perchè ci si confronta con squadre un po’ più forti.

Non penso al futuro perchè dopo l’esperienza dello scorso anno, in cui ho vinto un campionato e sono rimasto senza squadra. Adesso affrontiamo la Salernitana e poi penseremo ad altro. Ora voglio solo godermi questa vittoria bellissima e meritata. E non voglio pensare ad altro.

Sono contento del lavoro che abbiamo fatto. La dedico ai ragazzi che hanno avuto tre cambi tecnici e non è facile entrare subito in sintonia con un allenatore. Specie con uno come me abbastanza rigido e rompiscatole. Oggi hanno dimostrato che se stanno con la testa giusta possono far benissimo.

Se la squadra non fosse stata unita non avremmo ottenuto questo risultato. Forse ci si è resi conto che era l’ultima spiaggia e che se non facevamo risultato oggi si metteva male la nostra classifica. Quindi è scattato questo meccanismo tra di loro: unione per raggiungere l’obbiettivo.

Daniele Fiorentino-diritti riservati

FIORENTINO

In questo momento contano questi tre punti che abbiamo trovato qui ad Arzano dopo una grande partita e una grande prova da parte di tutti i ragazzi. Siamo contenti di aver raggiunto la salvezza, anche se forse manca ancora un punto, ma nelle prossime due partite possiamo recuperarlo.

Sono d’accordo sul fatto che il Martina ha dimostrato di essere più forte dell’Arzanese. Già domenica scorsa abbiamo espresso un buon calcio. Oggi ci siamo ripetuti alla grande, cogliendo i 3 punti e facendo una grande partita. Siamo stati concentrati sin dall’inizio, visto che spesso gli episodi ci hanno condizionato le partite. Sono stati i nostri errori a favorire gli avversari. Oggi non è successo e abbiamo colto i 3 punti.

E’ un anno di transizione. Questa società è il primo anno che disputa un campionato di seconda divisione, è normale commettere degli errori. Penso che è normale prendersela con squadra e società, ma commettere degli errori ci sta. Noi oggi abbiamo dimostrato di essere una grande squadra.

Nel secondo tempo volevamo difendere a tutti i costi il vantaggio. Non siamo riusciti a chiuderla con Mangiacasale nel primo, poi loro hanno fatto entrare una punta pesante e buttavano quei palloni lì, ma noi siamo stati concentrati e attenti su tutti i palloni.

Nello spogliatoio abbiamo tirato un grosso sospiro di sollievo. Ci credevamo in questa partita. Volevamo i 3 punti che mancavano da un po’. Siamo contenti e ora vediamo di festeggiare nel pullman.

I compagni decidono il da farsi, Mangiacasale attende di segnare il goal-vittoria-diritti riservati

MANGIACASALE

Sono felicissimo perché è un goal importantissimo. Vincere qui ad Arzano era fondamentale e visti gli altri risultati siamo a un passo dalla salvezza. Siamo venuti qua con grande umiltà vista la classifica.

Eravamo abbastanza impelagati nella bassa classifica però oggi si è visto un grande Martina, lasciatemelo dire. Abbiamo giocato per 90 minuti, non buttando mai via la palla e penso che abbiamo dimostrato di essere una grande squadra. Questo un po’ ci rammarica, pensando un po’ al nostro campionato.

Fino ad oggi l’aria era un po’ pesante. Oggi siamo venuti qua con un po’ di paura, perchè la classifica era un po’ pesante. Ma siamo scesi in campo molto concentrati e lo abbiamo dimostrato. Ora facciamo il nostro il queste ultime tre giornate.

All’andata contro l’Arzanese c’erano tanti assenti. Non era una partita da perdere quella perchè quello è stato l’inizio del periodo più difficile. Poi siamo andati a Salerno ed è iniziata la disfatta. Da lì sono usciti tanti problemi, non solo di natura tecnica.

Resterei volentieri il prossimo anno. Ho un contratto fino a giugno e ne parleremo. Però mi sono trovato veramente bene qui e la gente mi ha sempre voluto bene. Quindi, perchè non rimanere..

Gambino-diritti riservati

GAMBINO

E’ una vittoria fondamentale. Oggi non dovevamo perdere. Abbiamo iniziato la gara nel migliore dei modi, come ci aveva chiesto il mister e con la testa giusta, a differenza delle altre partite dove nei primi minuti prendevamo sempre goal. Oggi è stata una partita positiva dal primo all’ultimo minuto. Abbiamo rischiato pochissimo. Tre punti meritati e fondamentali per il discorso salvezza.

Il primo a portare il pressing sono io, quindi se siamo messi ognuno nella propria posizione, quando vado io a pressare saliamo tutti in blocco. Oggi questo ci è riuscito alla grande. Poi secondo me la prestazione è dovuta anche al campo sintetico, che ci ha aiutato tantissimo. Ci riuscivano bene gli appoggi, cosa che nel nostro campo non succede mai. Abbiamo disputato una grande partita nel momento più difficile della stagione.

E’ difficile stare là davanti spalle alla porta. Bisogna sempre stare sereni perchè nel momento in cui prendi botte o qualcuno ti minaccia ti puoi innervosire. Certo negli ultimi anni ero abituato a giocare con un numero 10 che ti gira attorno e che ti manda sempre a conclusione. Anche con questo modulo però abbiamo fatto bene e abbiamo raggiunto il nostro obbiettivo. Poi se segno io o un altro non è importante.

Resta il rammarico perchè questa squadra poteva arrivare tra le prime. Sicuro. Però purtroppo dopo 20 giorni abbiamo cambiato il primo allenatore. Dopo tre mesi ne abbiamo cambiato un altro. Secondo me con tutto quello che è successo quest’anno abbiamo fatto un miracolo. Abbiamo avuto tutte cose negative, quindi c’è da fare un applauso a questa squadra.

Io penso che un blocco bisogna sempre tenerlo e migliorarlo, nel momento in cui ci si crede. Se non ci si crede o si crede in due o tre, devi tenere quei due o tre. Per forza non si deve tenere mai nessuno. Io il gruppo di questa squadra lo terrei alla grande. Però lo si deve tenere con voglia sapendo comunque che siamo diversi giocatori. Ripeto: non bisogna tenere i giocatori per forza.

Mauro Mari

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