Tessera del tifoso/ “As Roma Club Away”: grande conquista. Non per la LegaPro..

Non si illudano i tifosi di calcio italiani schierati contro la tessera del tifoso. L’As Roma Club Away lanciata martedì dalla società giallorossa per agevolare i tifosi che vogliano seguire la propria squadra in trasferta, non elude la schedatura nel circuito informatico del Ministero dell’Interno. E non elude le restrizioni per chi ha subito una diffida negli ultimi 5 anni. Tali disposizioni sono contenute nell’art. 9 della Legge Amato (legge 41/2007) che in quanto legge dello Stato, può essere modificata soltanto in Parlamento.

Il nuovo voucher rappresenta sicuramente un grosso passo in avanti verso il ritorno alla libertà di andare in trasferta. Tanto da essere salutato dai tifosi storicamente “no tessera” come un’importante conquista. Almeno in serie A e serie B.

In sostanza l’As Roma Club Away ricalca quanto previsto dalla card rilasciata per le partite casalinghe (As Roma Club Home): non ha funzionalità bancarie; non contiene mostruosi chip che consentono il rilevamento della collocazione del possessore attraverso un sistema radio (sistema RFID); non impone la firma di alcun Codice Etico imposto da chicchessia.

La card per le partite casalinghe si differenziava già dalla tessera del tifoso per le caratteristiche appena dette, ma non consentiva di acquistare i biglietti per le gare in trasferta. Di qui la necessità di una nuova card da trasferta.

E’ conseguibile in pochi minuti, anche senza tessera del tifoso, utilizzando semplicemente documento d’identità e fototessera.

Ma come detto, non cancella l’art.9. La schedatura nel cervellone statale resta. Quindi per i contrari alla tessera più intransigenti cambia poco; ovvero, per coloro che hanno rinunciato ad andare allo stadio sia in casa che in trasferta proprio per evitare questa identificazione, considerata come una violazione della libertà personale. 

In serie C vige la Supporter Card, al cospetto di serie A e B, sembra già proiettata nel futuro. Grazie al Protocollo d’intesa firmato ad inizio anno tra LegaPro e Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive, la S-Card si distingue già dalla tessera del tifoso perchè: non contiene microchip; non ha funzionalità bancarie; non non richiede più la sottoscrizione obbligatoria del Codice Etico imposto dall’Osservatorio. In più è valida sia per le partite casalinghe sia per l’acquisto dei biglietti in trasferta.

La sua sottoscrizione comporta l’inserimento dei propri dati nel sistema informatico nazionale e le restrizioni per i daspati negli ultimi 5 anni.

Ma grazie all’accordo tra Osservatorio e LegaPro presenta alcune agevolazioni per recarsi in trasferta, come la possibilità di acquistare il biglietto il giorno della partita; la cessione dei biglietti ad altri tesserati; o ancora l’ acquisto di titoli, “per le trasferte e per il settore ospiti, anche per un proprio conoscente , previa presentazione della Supporter Card e di fotocopia del documento di identità del titolare dell’altro titolo”.

In conclusione la via tracciata dalla Roma potrà comportare novità importanti solo per i tifosi di serie A e B, che potranno andare in trasferta senza tessera, ma utilizzando il nuovo voucher. Rispetto a loro i tifosi di squadre di LegaPro possono considerarsi fortunati: la loro S-Card è valida sia in casa che in trasferta ed è già differente dalla originaria tessera del tifoso.

Su di essa le curve sono ancora divise. Ma su di un punto sono tutti concordi: la vera vittoria della battaglia contro le restrizioni alla libertà personale si avrà solo con l’abrogazione dell’art. 9 della legge 41/2007, meglio conosciuta come Legge Amato.

Mauro Mari

Per maggiori informazioni suggeriamo:

intervista all’avvocato Contucci

[http://teleradiostereo.it/podcast/14-17_mar-44/avv._lorenzo_contucci_su__as_roma_club_away__12-03-2013-1800]

norme sulla S-Card

[http://www.asmartinafranca1947.it/index.php/supporter-card]

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