Martina calcio/ Quel calcio d’agosto con le giuste premesse

Davide Salvatori

L’amichevole contro l’ Ascoli  segna i primi tratti somatici del Martina del prossimo futuro, ormai qualcosa in più di un semplice embrione. Sorprendono innanzitutto due caratteristiche di questa squadra. La prima è la rapidità: il Martina cerca con insistenza di impostare l’azione a cominciare dai difensori, che girano pazientemente palla in attesa dello spazio giusto per offendere. L’azione che ne sussegue è fatta di passaggi di prima e triangolazioni ad alta velocità, in stile contropiede, anche se la formazione avversaria è schierata nella propria metà campo.

Il secondo dato tattico è la discrezione con cui i tre estremi offensivi decidono di portare il pressing sui difensori avversari, oppure mantenere la posizione cercando di sporcarne le trame di gioco. In entrambi i casi, sia pressando, sia sporcandol’azione avversaria, il Martina ha costretto l’Ascoli alla ricerca del lancio lungo, il più delle volte preda dei

Carmelo Nucera

difensori di Bocchini. Ma i risultati migliori si sono avuti nella prima mezzora di gioco, quando la gamba c’era ancora e il pressing alto portava rapidamente al recupero palla e alla controffensiva di Petrilli, Rocchi e Aperi.

Tra i più positivi contro l’Ascoli c’è stato sicuramente capitan Petrilli, ma gente come Zammuto, Gai, Di Lauri e Salvatori hanno tutte le potenzialità per affiancarlo nel ruolo di spina dorsale della squadra. L’arrivo di Ilari poi non fa che aumentare il valore di una squadra, che ha anche giovani interessanti in cerca della loro maturità calcistica. Tra i più interessanti il ritrovato Memolla, l’atteso Provenzano e la scoperta Aperi.

C’è poi da registrare il tentativo di Bocchini di schierare due punte e un trequartista nel secondo tempo, quando Gigli ha fatto coppia con Rocchi prima e Belleri poi, supportati da Petrilli prima e Ilari poi.

A proposito: è in ritiro, ma non ha ancora firmato, Marco Ilari, ex Poggibonsi, esterno d’attacco il cui ingaggio potrebbe chiudere il discorso mercato relativo all’attacco martinese.

Al di là degli approfondimenti tecnico-tattici, la nota più positiva è sicuramente la

Soncin in azione

cognizione di causa con cui si sta costruendo questa squadra, con due giocatori per ruolo adatti al 4-3-3 o 4-3-1-2 che Bocchini ha nella testa.

Un gruppo che fa dell’umiltà e della cattiveria agonistica le sue armi principali, perfettamente in linea con il credo bocchiniano, fatto di fame e sudore, organizzazione e rapidità, strategia ed efficacia.

Il calcio d’agosto va sicuramente preso con le molle e 11 giorni di ritiro per forza di cose non possono dare troppe certezze, ma stando alle premesse, è lecito e razionale dire che sono molto buone.

 

 

 

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