Calcio giovanile, Sante Campanella: ‘sono molto soddisfatto degli allievi’

Sante Campanella – vice-presidente Cristo Re

Sante Campanella è il vice-presidente del Cristo re, figlio del più noto Francesco Campanella, ex presidente della stessa e attuale responsabile del settore giovanile del Martina Franca. Un dirigente giovane, che mette in evidenza quanto il calcio sia passione anche per un ragazzo. Sante ci ha parlato della stagione che le sue due squadre hanno effettuato nel campionato regionale. Di seguito l’intervista:

Gli allievi hanno regalato un bel terzo posto, mentre i giovanissimi hanno dovuto affrontare la retrocessione, qual è la sua opinione sulla stagione?

La stagione è positiva, sarebbe stata positivissima con la salvezza dei giovanissmi, però purtroppo come ’98 e ’99 non c’era tanto materiale. Sono molto soddisfatto degli allievi: hanno fatto la miglior difesa del girone e il terzo posto con nove ’97 titolari, sono molto soddisfatto. Mentre con i giovanissimi abbiamo fatto il massimo delle nostre possibilità.

Gli allievi hanno disputato una grande stagione, i meriti di chi sono?

I meriti vanno divisi, quando una stagione è positiva, con la società, l’allenatore e i ragazzi, però in questo caso farò un eccezione e dirò che i meriti sono soprattutto del mister e dei ragazzi che si sono impegnati al massimo.

Mentre la debacle dei giovanissimi, come può essere spiegata?

La spiegazione è che non è stata un’annata buona, come il vino buono ci sono annate e annate, i ’98 e ’99 pur essendo buoni ragazzi, numericamente erano un po’ scarsi e quindi hanno dovuto affrontare difficoltà superiori. Le squadre che abbiamo affrontato erano squadre fisicamente e con strutture all’avanguardia, quindi purtroppo abbiamo dovuto affrontare questo anno negativo che ci servirà a fare meglio nei prossimi anni.

Avete avuto problemi nell’utilizzo delle strutture?

Questa domanda se viene rivolta a cento persone che fanno sport a Martina ti diranno tutti la stessa cosa. Il problema delle strutture a Martina c’è da quando sono nato io. Fare allenamenti su due campi come il Pergolo e il Cupa con cinque società è improponibile, purtroppo noi per fare allenamento con queste due categorie ci siamo dovuti spostare fuori Martina, spesso facendo allenamento in campi a numero ridotto e ritornando alla retrocessione dei giovanissimi: se avessimo avuto delle strutture in grado di poterci allenare tranquillamente, sicuramente saremmo salvi.

Quante possibilità ha un ragazzo martinese di giocare a calcio?

Il ragazzo martinese non ha tante possibilità, ho sentito in giro dare le colpe alle strutture, etc., ma c’è da dire che il ragazzo martinese arriva a 16/17 anni e non vuole più fare sacrifici. Quindi c’è un insieme di situazioni, tra strutture, il problema che al Sud sia più difficile sfondare, appunto il ragazzo martinese che a 16/17 non vuole più fare sacrifici, tutto questo insieme fanno si che ci siano pochi ragazzi martinesi che arrivano ad alti livelli, nonostante ci siano ragazzi che tecnicamente sono molto validi.

 

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