Calcio giovanile, Francesco Pastore: ‘una bellissima stagione’

Francesco Pastore – portiere del Cristo Re allievi – con un avversario/amico dopo la partita: Cristo Re-Castellana

Con una stagione positiva, il Cristo Re chiude al terzo posto dietro a Virtus Laterza e al Castellana. Stagione importante, partita con l’obiettivo della salvezza e colmata con uno strepitoso terzo posto. I martinesi sono la miglior difesa del girone con solo 17 reti subite in 22 partite, meglio della capolista Laterza. Per questo devono ringraziare una difesa solida e un portiere che si è dimostrato all’altezza della categoria, nonostante l’esordio nel campionato allievi. Abbiamo incontrato Francesco Pastore portiere degli allievi del Cristo Re, uno dei migliori della squadra di Via Marconi nella stagione appena conclusa. Di seguito potete leggere l’intervista al portiere classe ’97 del Cristo Re.

Cosa ne pensi di questa stagione che vi ha visti chiudere al terzo posto?

Questa stagione è andata oltre ogni nostra aspettative, con una squadra composta da soli tre ’96, ci si aspettava una salvezza sofferta, invece siamo riusciti a compiere una stagione fantastica.

E’ stato un campionato pieno di gioie, quale è stato quella che più ti ha segnato?

La più emozionante è stato bloccare la capolista che arrivava da noi con zero sconfitte, un pareggio e il resto vittorie, e siamo riusciti a batterli.

Com’è, essere il portiere di una squadra come quella di quest’anno?

E’ un ruolo pieno di responsabilità, il bello è vedere che la squadra crede in te e ti da molta fiducia. Un punto di vantaggio, perchè sapere che tutti hanno fiducia di te è qualcosa di speciale.

Hai un altro anno di allievi, anche con lo sperimentale, cosa ti aspetti dalla prossima stagione?

Sicuramente il mio obiettivo sarà quello di fare bene, poi ciò che verrà in futuro vedremo. Io di certo ce la metterò tutta per andare avanti e cercare di scrivermi un futuro.

Quante possibilità ci sono che un ragazzo martinese, riesca a giocare nel calcio che conta?

Diciamo che essendo al Sud è un po’ più difficile, perchè ci sono pochi ragazzi che riescono ad uscire dalle scuole calcio ed andare in un settore giovanile importante. Penso che è difficile e c’è più spazio per ragazzi proveniente da società satelliti di molte squadre importanti.

Dai un voto alla tua stagione…

Direi più che sufficiente, perchè detto dai miei compagni ho fatto una stagione veramente eccellente, ho fatto parate importanti, tra cui non dimentico quella con la capolista che ci ha permesso di gioire a fine partita.

Quanto è importante per un gruppo essere affiatati?

Quella è la cosa più importante, quando in gruppo c’è affiatamento i risultati arrivano, perchè vedere un compagno che dopo un passaggio sbagliato ti aiuta, credo sia la cosa più bella in squadra che ti aiuta a crescere come gruppo e collettivo.

I meriti di questa bella stagione a chi vanno dati?

A mio parere tutti hanno fatto bene, dal mister, all’accompagnatore a tutta la squadra: dal numero 1 al 18, il presidente, il vice-presidente, tutti. E’ un terzo posto conquistato affrontando senza timore squadre superiori alla nostra, con la determinazione e lo spirito di gruppo siamo riusciti ad affrontarli e a provare emozioni e gioie.

Quante difficoltà hai trovato nelle strutture martinesi?

Parecchie. Noi siamo stati costretti ad allenarci molte volte in campi di calcio a 5 e a 7, perchè come sappiamo a Martina di strutture ce ne sono poche e quelle poche che abbiamo sono difficilmente utilizzabili. Abbiamo il Cupa che è un campo che possiamo usare solamente una volta a settimana, ma più che un campo di calcio a 11 mi pare un campo da calcio a 9. Mentre il Pergolo lo abbiamo usato solo nelle partite della domenica, perchè per il resto della settimana era impegnato da altre società. Siamo stati costretti ad allenarci pure a Cisternino, in un campo di terra battuta, ma un conto è allenarsi in un campo dove la domenica ci giochi, un altro conto è allenarsi in un campo dove poi non disputi le partite la domenica.

Con qualche ’96 in più, questa squadra poteva raggiungere grandi risultati?

Di certo potevamo giocarcela. In qualche partita ha peccato la nostra inesperienza, nel non saper gestire il risultato o cercare di mettere la palla dentro, perchè in queste categorie conta avere una buona esperienza. Una cosa è certa abbiamo fatto più che bene, il nostro unico rammarico era la nostra inesperienza.

 

Francesco Lippolis

Questa voce è stata pubblicata in Calcio Giovanile, Notizie e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: